Il 6 aprile 2009 poteva essere un lunedì come tanti altri per L'Aquila, il mercato in piazza la mattina, con le ore scandite dalle campane di S. Massimo, accompagnate da quelle delle Anime Sante, uffici aperti, l'inizio di una nuova settimana nelle scuole, il solito via vai del centro, la ressa all'ufficio postale e la fila per le pensioni, probabilmente il traffico nelle vie di accesso alla città. Poteva essere, ma non è stato; L'Aquila non ha fatto in tempo a veder sorgere il sole di quel Lunedì.

Il giorno era iniziato da sole 3 ore e 32 minuti, ma due faglie che corrono sotto la città si sentivano già sveglie ed hanno iniziato a ballare. Una ha chiamato l'altra e insieme sono riuscite a generare un terremoto lunghissimo, con movimenti sussultori e oscillatori, tanto da provocare il raro fenomeno della torsione. La città non ha retto a tale potenza, il suo cuore, con le sue case, si è spezzato; dalla periferia fin dentro le mura ha cambiato volto, crolli e crepe ovunque, su edifici storici e su edifici venduti per antisismici. Il sole, che quel giorno è stato atteso da tutti, probabilmente più di ogni altra volta, ha rischiarato non la città di L'Aquila, ma le sue macerie, dalle quali già tentavano vigili del fuoco e cittadini volenterosi di estrarre dei superstiti.

Questo sito nasce per ricordare, io ho raccontato la mia storia, chi vorrà, potrà mandarmi la propria ed io la posterò. Non si deve per forza aver vissuto di persona il terremoto, avrà senz'altro qualcosa da dire anche chi il 6 Aprile si è svegliato nel proprio letto e, accesa la tv o la radio, ha sentito cosa era successo.

Grazie a tutti, se volete, lasciate un messaggio nella tag board!

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